Uno stile di vino nuovo, con il quale gli anglosassoni per praticità hanno etichettato i vini prodotti da uve bianche attraverso la macerazione prolungata. Il mosto in fermentazione rimane a lungo in contatto con le bucce degli acini, traendo da esse i tannini e il colore arancione dorato con tendenze all’ambra.
È lo stesso procedimento di vinificazione dei vini rossi, un tempo usato anche per i bianchi e oggi ripreso da alcuni produttori amanti della tradizione.
I coltivatori sono di fatto dei contadini profondamente radicati alle tradizioni; quasi tutti provengono da piccole aziende a conduzione familiare.
La storia inizia con il lavoro nel vigneto attraverso la coltivazione di uve sane che mediante fermentazione naturale, non refrigerata e senza l’aggiunta di lieviti selettivi, generano vini di grande consistenza e carattere. Dopo l’affinamento in botti di legno, vengono imbottigliati senza essere filtrati. Le bottiglie vengono conservate verticalmente in modo che il vino chiarifichi con la deposizione per caduta delle particelle organiche.
A seconda della varietà dell’uva, ma soprattutto per scelte individuali, i produttori optano per periodi di macerazione cha vanno da qualche giorno a diversi mesi, caratteristica questa dei vini prodotti nelle anfore di argilla
La percezione dei sapori è ampia e complessa. Va dall’intensità tannica con gli aromi primari dell’uva, alla frutta matura e secca con note erbacee e fragranti e caratteristiche sono le note ossidative.
L’elevata capacità di conservazione del vino senza l’aggiunta di solfiti è dovuta soprattutto alle uve sane e allo sfoltimento dell’uva, tecnica che aumenta la capacita di autodifesa della vite. La produzione dei vini “orange” richiede un costante impegno e cura del vigneto, con sistemi e metodi naturali ed eco-sostenibili. Molti sono i vini prodotti seguendo i metodi biodinamici o demeter. Le produzioni sono limitate e le quantità ricavate, in rapporto alla superfice del vigneto, molto ridotte.
Il rispetto della natura e la ricerca di un prodotto sano è una filosofia apprezzata e sempre più diffusa tra gli appassionati del settore enologico.
Questi vini “orange” vengono definiti vini “d’autore” ed effettivamente riservano un’esperienza sensoriale unica.